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Il Comune ha fissato negli anni passati con regolamento i valori delle aree edificabili. Secondo voi è possibile aumentare tali valori essendoci ancora il blocco dei tributi locali?

Se è sostenibile con motivazione blindata direi di sì

Ammettiamo per ipotesi che nel vostro comune non siano mai stati stabiliti tali valori, cosa accadrebbe? tale blocco, a mio avviso perlomeno, è riferito alle aliquote, ma non ai valori delle aree. Il valore di mercato delle aree edificabili non può certo sottostare a qualsivoglia norma.....lo definisce appunto il mercato, che vi sia o meno delibera del comune. Il comune, eventualmente stabilendoli, dovrebbe semplicemente prendere atto dei valori raccolti nel libero mercato. Poi mi rendo conto che quando ci si mette di mezzo la politica, tra il dire e il fare....

È una delibera puramente indicativa ... è nel caso cmq inopportuno stabilire qualsiasi aumento

Buon pomeriggio.
Mi riaggancio a questa discussione x esporvi la situazione nel mio ente.
A seguito del pensionamento del responsabile dei tributi , l' amministrazione comunale accorpo' il servizio con quello finanziario e personale a capo del sottoscritto. Negli anni ho intrapreso una solerte attivita di accetamento ici , tante' che il gettito si e quintuplicato nel corso degli anni ultimi 10 anni pur lasciando l'aliquota imu al 7.6 per mille. Dopo l'ultima riapprovazione del PRG. , considerato che verificavo un esiguo versamento per aree edificabili ho fatto inserire nei pareri ai bilanci del revisore , l'invito al responsabile u.t.c. di provvedere a dare comunicazione ai proprietari delle aree dell'inserimento delle stesse nel Prg. Comunicazione mai trasmessa . Ora, x esigenze di bilancio , la quantificazione di queste aree moltiplicata x il valore venale fissato dal C.C. determinerebbe un introito di circa 45000 € anno. L'amministrazione vuole inserire in bilancio 2017 una ipotesi di introito di €. 200/230 mila euro ( delibera assunta con invito a iscrivere in bilancio tale entrata) .
Quale responsabile finanziario ho espresso parere favorevole ma ho considerato l'entrata di difficile esazione con un fcde quantificato prudentemente nel 40 %.
Domande :
- può la giunta deliberare in merito alla non applicabilità delle sanzioni e omessa denuncia ?
- la mancata comunicazione x gli anni non accertabili puo essere causa di comunicazione di possibile danno erariale x lente?
- non avendo riferimenti di incasso storico quinquennale , la quantificazione a braccio di un fcde prudenziale del 40% può essere oggetto di contestazione al sottoscritto.
Grazie.

No alle prime 2 domande

Per la terza .. tutta la quantificazione mi sembra a... braccio

Senza considerare che con le aree edificabili i ricorsi sono all'ordine del giorno

Buona fortuna

Grazie.

Gli uffici tecnici vedo che spesso si dimenticano questo obbligo di comunicazione di variazione edificatoria ai proprietari interessati e poi quando noi andiamo ad accertare se ne escono fuori con "ma non non ne sapevamo niente" e purtroppo a ragione visto che non è più come in passato (ante 2000) quando venivano pubblicati i PRGC all'albo pretorio e chi ha visto bene e per gli altri tanti saluti

La comunicazione dell'ufficio tecnico è comunque un obbligo di legge ma non sanzionato, quindi motivazione per eliminare sanzioni non ce ne sono

La comunicazione dell'ufficio tecnico è comunque un obbligo di legge ma non sanzionato, quindi motivazione per eliminare sanzioni non ce ne sono [/quote]

Buongiorno.

Mi riaggancio al mio post sul quale il Dott. Guerra si era già espresso.

Al momento sono in fase di redazione degli avvisi di accertamento per imu non versata per gli anni 2012/2016.

La Circolare del Ministero Economia e Finanze n.° 3 del 18/05/2012, precisa che:
“in caso di mancata comunicazione dell’Ente al proprietari, dell’intervenuta edificabilità dell’area , il Comune ha titolo per richiedere al contribuente l’imposta dovuta ma non le sanzioni e gli interessi”.
Alla luce di quanto riportato in Circolare , è il caso di NON inserire negli avvisi l'OMESSA DENUNCIA ?
Grazie

Vi sono anche sentenze (se memoria non mi inganna) in merito dove il giudice ha riconosciuto che le sanzioni non erano dovute in quanto il contribuente non era a conoscenza del cambio di natura del terreno.
A mio avviso gli accertamenti, possono anche uscire senza sanzioni, ma vanno motivati, magari alla luce della norma, di eventuali circolari e della giurisprudenza. L'alternativa è emetterli con sanzioni e poi attendere l'eventuale autotutela del contribuente e valutare.