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Vorrei portare alla Vs. attenzione e, per un gradito commento, il seguente fatto:

Molti Comuni della mia regione, hanno adottato variazioni di bilancio in esercizio provvisorio, con deliberazione di GC "per emergenza covid-19, risorse per la solidarietà alimentare", comprendendo oltre lo stanziamento ministeriale (il famoso riparto dei 400 milioni), anche quelle derivanti messe a disposizione, dalla regione e dal distretto socio sanitario di appartenenza.

Ora, ai fini della legittimità di tali provvedimenti di variazione, quali risulterebbero regolarmente ammissibili, in quanto "la natura derogatoria e straordinaria" "alle variazioni di bilancio in esercizio provvisorio"con deliberazione di giunta, secondo me, sarebbero solamente quelli strettamente legati al trasferimento erariale, poiché l'autorizzazione discerne esclusivamente dall'art. 1, comma 3, dell'ordinanza PDCM - Dipartimento della Protezione Civile, che testualmente recita "....in caso di esercizio provvisorio, al fine di utilizzare le risorse si cui al comma 1, sono autorizzate variazioni di bilancio con delibera di giunta.....".

Cosa ne pensate?

.....interventi in merito?
Grazie

....oltremodo, con il proliferare dei diversi fondi, degli enti più disparati, per emergenza covid, soprattutto per i mini enti, con bilanci ridotti, che si trovano ancora nelle condizioni di esercizio provvisorio e, molto probabilmente, per situazioni esterne ed interne, tuttora per diverso tempo (vista anche la nuova proroga al 31/7); "le derogatorie" alle variazioni in esercizio provvisorio, continuo a pensare "non siano perfettamente legittime", l'utilizzo di capitoli già esistenti (anche se non perfettamente codificati) e la "forzatura" delle partite giro, potrebbero essere soluzioni "più congrue".
A proposito, il ministero ha effettuati i riparti, con decreto 16 aprile, di quanto previsto del "Cura italia", per i fondi sanificazione e dotazioni strumentali straordinarie agli organi di polizia locale.