celine77 ha scritto:Buongiorno, dovendo procedere a registrare un accertamento derivante dall'emissione di una fattura attiva es. 100 (con iva split es. 22), mi chiedevo se l'importo dell'accertamento deve essere comprensivo di Iva (122) o senza (100).
Nel caso in cui l'importo dell'accertamento va inserito comprendendo anche l'Iva split (122), come comportarsi con il residuo di 22 visto che il fornitore versa all'Ente soltanto la somma a titolo di imponibile (es. 100) ? Grazie
Certo che il meccanismo dello split payment si applica anche alle fatture attive emesse ad enti pubblici!
...Potevamo forse essere esonerati da qualcosa?
Sulla corretta contabilizzazione delle fatture emesse in regime di Split Payment da Ente Pubblico ad altro Ente Pubblico si è espresso l'IFEL che invita gli enti a seguire la seguente modalità di contabilizzazione in contabilità finanziaria: la fattura emessa dall’Ente dovrà essere contabilizzata in modo da non computare nella liquidazione di periodo l’IVA a debito indicata in fattura, ancorché occorrerà registrare nel registro “IVA vendite” le operazioni effettuate e la relativa Iva non incassata dalla P.A. destinataria della fatturazione.
In contabilità l’ente che emette la fattura provvederà a:
1. accertare l’entrata al lordo di IVA;
2. impegnare la spesa per l’IVA a debito sul capitolo “altre spese correnti n.a.c.” U 1.10.99.99.000;
3. emettere l’ordinativo d’incasso 1) per la parte dell’accertamento afferente all’ Imponibile della fattura;
4. emettere un ordinativo di incasso 2) in quietanza di spesa a valere sull’impegno creato per IVA a debito.