PROVENTI CONCESSIONE USO BENI DEMANIALI

PROVENTI CONCESSIONE USO BENI DEMANIALI

Messaggioda BALU05 » 30/08/2018, 10:49

IL MIO COMUNE HA SOTTOSCRITTO UNA CONVENZIONE CON SOCIETà PRIVATA PER METTERE CAVI ELETTRICI NEL SOTTO SUOLO DI PROPRIETà COMUNALE PER VENTI ANNI
I PROVENTI SI ISCRIVONO AL TITOLO TERZO 3.01.03.01.003 COME I PROVENTI CIMITERIALI

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Re: PROVENTI CONCESSIONE USO BENI DEMANIALI

Messaggioda raffaelegranitto » 31/08/2018, 15:10

BALU05 ha scritto:IL MIO COMUNE HA SOTTOSCRITTO UNA CONVENZIONE CON SOCIETà PRIVATA PER METTERE CAVI ELETTRICI NEL SOTTO SUOLO DI PROPRIETà COMUNALE PER VENTI ANNI
I PROVENTI SI ISCRIVONO AL TITOLO TERZO 3.01.03.01.003 COME I PROVENTI CIMITERIALI
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Piano finanziario
codice : 3.01.03.01.003 : Proventi da concessioni su beni.
Contabilità economico patrimoniale
Stato Patrimoniale Voce A C II 3) Attivo circolante Crediti verso clienti ed utenti
Codice 1.3.2.02.03.01.001 Crediti da canoni,concessioni,diritti reali di godimento e servitù onerose;
Conto Economico Voce A 4 a Proventi derivanti dalla gestione dei beni
Codice 1.2.4.01.03.001 Proventi da concessioni su beni
Il punto 3.10 del principio contabile 4/3 considera le entrate da concessioni pluriennali che non garantiscono accertamenti costanti negli esercizi, come entrate straordinarie non ricorrenti e devono essere destinate al finanziamento di interventi di investimento.
I questionari allegati alla delibera n. 22/2016, della sezione delle Autonomie della Corte dei conti, al punto 1.1.2 elencano le tipologie di entrate non ricorrenti in parte diverse rispetto a quelle del principio contabile. Tra le entrate la Corte dei conti indica anche i canoni da concessioni pluriennali. Un'entrata è considera a regime quando : a) è iscritta con continuità negli ultimi cinque esercizi, b) l'importo è costante nel tempo. Pertanto le entrate per concessioni di beni se sono state iscritte con continuità negli ultimi cinque anni occorre stabilire quale parte supera l'importo costante nel tempo. Per stabilirlo si ritiene che si possa utilizzare la media degli ultimi cinque anni e considerare entrata ricorrente - e quindi destinata alla spesa corrente - quella che rientra nella media e non ricorrente - e quindi da destinare al finanziamento della spesa in conto capitale - quella che supera la media.
Raffaele Granitto
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