TuttoPA.it

Buongiorno a tutti,
un dipendente mi ha presentato domanda di pensione quota 100 con cumulo. Considerando che su passweb lo stesso ha soltanto 20 anni presso il nostro Ente, come faccio a capire se ha diritto a pensione?
Lui sostiene di avere altri 20 anni nella gestione privata (suddivisi in settimane) con periodi in cassa integrazione.
Chi determina il diritto a pensione? L'Inps o la pubblica amministrazione?
E' nel caso cosa indichereste nella determina di collocamento in pensione?
Grazie in anticipo.
saluti.

Buongiorno,
nessuno sa darmi un parere, o comunque un modo di procedere?

Ciao,
anch'io mi trovo in una situazione simile:
Un collega ex ferroviere ed optante per i fondi speciale Ferrovieri, ha inoltrato all'INPS la domanda di pensione Anticipata con cumulo gratuito (ha circa 2 anni di contribuzione nel privato come apprendista).
In più, il collega non mi ha ancora trasmesso la comunicazione di risoluzione del rapporto di lavoro.
Qualcuno mi ha suggerito di scrivere all'INPS chiedendo di accertare la sussistenza del requisito a pensione. Di certo non è compito nostro accertare tale requisito. Il dipendente potrebbe anche consegnarci un estratto conto integrato ma questo non ha valore certificativo.
D'altronde noi risolviamo il rapporto di lavoro, non collochiamo in pensione il dipendente, quindi è quest'ultimo che si assume la responsabilità (questa è solo una mia riflessione). Comunque se avrò notizie ti aggiornerò. Ti chiedo, cortesemente di fare altrettanto.
Ruggiero

RUGGIERO ha scritto:Ciao,
anch'io mi trovo in una situazione simile:
Un collega ex ferroviere ed optante per i fondi speciale Ferrovieri, ha inoltrato all'INPS la domanda di pensione Anticipata con cumulo gratuito (ha circa 2 anni di contribuzione nel privato come apprendista).
In più, il collega non mi ha ancora trasmesso la comunicazione di risoluzione del rapporto di lavoro.
Qualcuno mi ha suggerito di scrivere all'INPS chiedendo di accertare la sussistenza del requisito a pensione. Di certo non è compito nostro accertare tale requisito. Il dipendente potrebbe anche consegnarci un estratto conto integrato ma questo non ha valore certificativo.
D'altronde noi risolviamo il rapporto di lavoro, non collochiamo in pensione il dipendente, quindi è quest'ultimo che si assume la responsabilità (questa è solo una mia riflessione). Comunque se avrò notizie ti aggiornerò. Ti chiedo, cortesemente di fare altrettanto.
Ruggiero

Ciao,
grazie per la risposta.
Io ho scritto alla Sede Inps, chiedendo se il dipendente avesse o meno maturato il diritto a pensione.
Loro mi hanno risposto che il dipendente aveva maturato un numero tot. di anni nella gestione privata e che lo stesso aveva maturato il diritto a pensione.
Detto ciò sto provvedendo a completare la determina di collocamento in pensione con i dati da loro comunicati.
Saluti

Ciao,
Scriverò anch'io all'INPS.
Ruggiero

L'argomento è molto interessante ma, senza offesa per nessuno, prima di tutto permettetemi di salutare l'amico Ruggiero.
Quello dei pensionamenti è diventato un film in cui sono cambiati i protagonisti. Prima eravamo noi responsabili degli uffici del personale, cui i colleghi si rivolgevano per tutto. Adesso i protagonisti sono i colleghi e i patronati cui si rivolgono per la presentazione della domanda. Loro hanno la possibilità di vedere l'intera posizione assicurativa del dipendente (sia privata che pubblica) e quindi valutare se l'iscritto ha raggiunto il requisito del servizio. A noi, secondo me, è rimasto il compito di prendere atto della decisione del collega, verificare se è stato rispettato il preavviso e svolgere le attività in PassWeb. Chiedere all'INPS quanto servizio ha il collega non mi sembra una buona cosa perché, giustamente, spetta solo a lui la decisione di chiedere, oppure no, il cumulo o la totalizzazione.
Saluti