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Da questo parere si evince che se un Comune esegue un appalto con una mercato elettronico non deve aderire ad una centrale di Committenza. Chiedo conferma di questa possibilità per Comuni sopra i 10.000 abitanti e per importo sopra i € 40.000, anche per beni e servizi che quest'ultimi non hanno la deroga a giugno come per i lavori?


L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture non rilascia il codice identificativo gara (CIG) ai comuni non capoluogo di provincia che procedano all'acquisizione di lavori, beni servizi in violazione degli adempimenti sopra descritti.
In alternativa, ai sensi dell'art. 33, comma 3bis, i Comuni possono acquisire beni e servizi facendo ricorso al mercato elettronico della P.A. ovvero ad altri mercati elettronici istituiti ai sensi dell'art. 328 del D.P.R. 207/2010 per gli acquisti sottosoglia (ai sensi dell' art. 1, comma 450, della L. 296/2006, come modificato dall'art. 7, comma 2 del DL 52/2012).

la norma detta..., i Comuni possono acquisire ... senza distinzione demografica in tal senso

Non si capisce però se l'obbligo di fare un appalto senza Centrale di committenza decade se si usa un mercato elettronico, ma anche per appalti sopra € 40.000?

Giovannino a me sembra che sopra soglia si debba passare in Centrale.

direi di attenersi alla legge

art. 33 del Codice degli appalti per la centralizzazione delle procedure di acquisizione di lavori, servizi e forniture , da parte di tutti i comuni non capoluogo di province attraverso modalità di aggregazione

- dal 1º gennaio 2015 acquisizione di beni e servizi
- dal 1º luglio 2015 affidamento lavori

I Comuni non capoluogo di provincia procedono all'acquisizione di lavori, beni e servizi nell'ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, o costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province, ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56.

In alternativa, gli stessi Comuni possono acquisire beni e servizi attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip S.p.A./MEPA o da altro soggetto aggregatore di riferimento.

Dal 1° gennaio 2015, L'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (ora, come detto precedentemente, l’Autorità nazionale anticorruzione) non rilascerà il codice identificativo gara (CIG) ai comuni non capoluogo di provincia che procedano all'acquisizione di lavori, beni e servizi in violazione degli adempimenti previsti dal presente comma. Per i Comuni istituiti a seguito di fusione l'obbligo decorre dal terzo anno successivo a quello di istituzione.

Una deroga è prevista per i comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti che possono procedere autonomamente per gli acquisti di beni, servizi e lavori di valore inferiore a 40.000 euro (differentemente da quanto era stato previsto dal precedente decreto legge che inibiva questa possibilità).

Ma per soglia cosa intendi euro 40.000?

Per l'acquisizione beni e servizi ok posso sempre andare sul mepa ma per i lavori?
Comune di 3.000 abitanti senza centrale di committenza e senza unione di comuni, dal 1 luglio 2015 posso affidare autonomamente lavori sotto i 40.000 euro mediante richiesta di preventivi attraverso il portale SINTEL di ARCA Lombardia?

si, attraverso il portale da te indicato

Quindi è confermato quando si parla di soglia sono euro 40.000?

la soglia di 40.000 euro è riferita esclusivamente quale deroga per i comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti che possono procedere autonomamente per gli acquisti di beni, servizi e lavori di valore inferiore a 40.000 euro

per il resto non c'è alcuna soglia

I Comuni non capoluogo di provincia procedono all'acquisizione di lavori, beni e servizi nell'ambito delle unioni dei comuni, ove esistenti, o costituendo un apposito accordo consortile tra i comuni medesimi e avvalendosi dei competenti uffici anche delle province, ovvero ricorrendo ad un soggetto aggregatore o alle province, ai sensi della legge 7 aprile 2014, n. 56.

In alternativa, gli stessi Comuni possono acquisire beni e servizi attraverso gli strumenti elettronici di acquisto gestiti da Consip S.p.A./MEPA o da altro soggetto aggregatore di riferimento.